San Marcello Pistoiese
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San Marcello, uno dei centri turistici più apprezzati e conosciuti per i soggiorni estivi fin dall'Ottocento. Il paese sorge su un colle soleggiato, coperto da verdi boschi, che degrada dolcemente verso la valle del torrente Limestre. Il borgo, forse di origine romana,offre al visitatore le testimonianze dei secoli passati, quando, fin dal Trecento, si contendeva con Cutigliano la sede del Capitanato della Montagna. Nella pieve romanica titolata a San Marcello, modificata nel XVII e XVIII secolo, si conservano le reliquie di Santa Celestina, patrona del paese e protettrice della montagna, celebrata l'8 Settembre con una grande festa che culmina ogni anno con il lancio di una coloratissima mongolfiera di carta costruita sulla base dei disegni dei fratelli Mongolfier. Numerose sono le escursioni che si possono fare da San Marcello, percorrendo le antiche strade e i numerosi sentieri per immergersi in un incantevole paesaggio dove è possibile riscoprire i profumi, i sapori, i suoni della natura. Oltre agli itinerari tracciati nella secolare foresta del Teso, si possono raggiungere mete veramente insolite come lo stretto ponte sospeso di Mammiano, una lunga passerella che collega le due rive del torrente Lima, costruito nel 1922 per gli operai che lavoravano alla Società Metallurgica di Mammiano. Da non perdere è, inoltre, la visita l'Osservatorio Astronomico che nelle limpide notti d'estate offre l'opportunità di scrutare il cielo stellato. Da San Marcello Pistoiese si possono raggiungere facilmente altre suggestive località. Maresca, piccola ma frequentata stazione climatica, dove ogni anno a luglio si tengono il Festival Internazionale del Folklore e "Extra d'arte", una manifestazione di teatro e di musica con gli artisti di strada. Lizzano, borgo di antichissime origini, fu tra il X e il XIV secolo uno dei centri più importanti della montagna. Oggi il luogo si caratterizza per una serie di murales che ornano gli edifici del paese, realizzati tra il1985 e il 1990 dagli artisti del Gruppo Donatello, dove con un linguaggio fatto di tinte vivaci si racconta la vita della montagna